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May 12, 2012

Il cubo magico delle nuvole

May 12, 2012

Non si sta parlando del Cubo Horadrim di Diablo II (oh esce Diablo III il 15, tanto per ricordarvelo...) ma del fantastico cubo magico delle nuvole basato su ownCloud.

*Oggi* si parla sempre più spesso della nuvola, i vari servizi di cloud offerti da colossi come Google, Apple e Dropbox, che offrono servizi chiusi con la possibilità di salvare i propri dati nella nuvola di internet rendendoli disponibili sempre ed ovunque... e il mondo dell'Open Source cosa offre?

Ma intanto, cos'è ownCloud?

ownCloud è un progetto Open Source lanciato nel 2010 da Frank Karlitschek, sviluppatore KDE e nasce come suite per fare cloud storage. Per tutti i dettagli il sito ufficiale è pieno di informazioni ;)

Avendolo provato con soddisfazione su un server casalingo con il buon die_z (ciao!), sono andato alla ricerca di un servizio serio con questa suite ed è stato più semplice del previsto dato che con pochi click ho mi sono imbattutto in OwnCube, un sito molto curato con ottime offerte, spiegazioni dettagliate sia sul funzionamento che sulle offerte commerciali oltre che offrire la possibilità di *customizzarle* in base alle proprie esigenze. Ho deciso così di provare OwnCube, il cubo magico :)

L'offerta free è di 5Gb di spazio, utente singolo e banda giornaliera illimitata e backup illimitati per tutte le offerte. A seguire le varie offerte mensili ed annuali facilmente configurabili per le proprie esigenze.

Login, password e via, siamo dentro!

L'interfaccia è curata e i servizi offerti sono molteplici: gestione rubrica (e CardDav), calendario (e CalDav), musica, foto, importazione contatti da Google contact, gestione bookmarks di siti web, clien mail, HTTP/FTP & RapidShare download, Ampache server per ascoltare la musica sul proprio lettore musicale direttamente dal proprio cloud e per finire la parte più importante, ovvero lo storage dei dati e la sincronizzazione tramite apposito client locale nonchè accesso tramite WebDav.

Grazie al remoteStorage è possibile usare Libre Docs (webapp basata su etherpad) ovvero la prima applicazione web creata da Unhosted.org che si può connettere, previa autenticazione, al nostro OwnCube e usare il nostro spazio per salvare i dati.

Il servizio offerto da OwnCube è ottimo, il team è disponibilissimo e aggiorna quotidianamente la piattaforma, attualmente alla versione 3.0.3.

OK OK, ma come posso usare i servizi di OwnCube?

Per il momento sto utilizzando WebDav in Dolphin (filemanager di KDE), il client linux ufficiale per la sincronizzazione dei file tra i vari PC e Akonadi di KDE 4.8 per i contatti.

Sul fidato Samsung Galaxy S 2 invece sto usando CardDav Sync Free Beta per sincronizzare i contatti e sto provando l'applicazione ufficiale di ownCloud per Android (app in sviluppo, link apk) che presenta ancora un po' di bugs, ma già usabile per fare upload/download dal proprio OwnCube cloud :)

Per la musica con Ampache uso Amarok sul pc mentre justplayer su Android.

Conclusioni

Posso dire di essere decisamente soddisfatto della piattaforma ownCloud e dell'ottimo servizio di OwnCube. Consiglio a tutti di iscrivervi e provarlo almeno con l'account gratuito ;-)

Link utili:

OwnCube - http://owncube.com
ownCloud - http://owncloud.org
ownCloud android source - https://gitorious.org/owncloud/android-main
ownCloud Linux Client - http://software.opensuse.org/download/package?project=isv:ownCloud:ownCloud2012&package=owncloud-client
ownCloud Android APK - https://owncube.com/ownCloud-Android-1.0.apk

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Oct 08, 2009

KMail + GnuPG

Oct 08, 2009

Oggi mi sono trovato a sperimentare gpg e devo dire che, grazie all'aiuto del buon die_z, sono riuscito a comprendere l'oscuro potere di GNU Privacy Guard e dei suoi possibili utilizzi.

Il problema però è nato quando ho dovuto integrare tutto ciò nel mio client di posta predefinito, ovvero KMail in KDE 4. Impostate le chiavi di default, una volta arrivati al punto di firmare o decriptare un messaggio, KMail mi restituisce un bellissimo messaggio di errore che notifica l'inserimento di una passphrase errata senza avermi chiesto pero' alcun inserimento di quest'ultima.

Surfando un po' sul web sono venuto a conoscenza di questo BUG di facile risoluzione, anche se poco elegante (anche perché questo BUG sembra essere presente anche nella versione per KDE 3.x di KMail...).

Sostanzialmente si andrà ad utilizzare gpg-agent come demone per la gestione delle chiavi e come frontend per l'inserimento della passphrase pinentry-qt. In questo modo al momento della decriptazione o firma di un messaggio, apparirà il popup che ci permetterà di accedere alle nostre chiavi ed il gioco è fatto.

Come procedere

Bisogna aggiungere o decommentare use-agent dal file di configurazione di gpg \~/.gnupg/gpg.conf

Aggiungere poi alla configurazione di gpg-agent \~/.gnupg/gpg-agent.conf

pinentry-program /usr/bin/pinentry-qt

no-grab

default-cache-ttl 1800\~/.kde/

Per avviare gpg-agent all'avvio della propria sessione KDE basta aggiungere il seguente script in \~/.kde/Autostart
#!/bin/bash if grep -q '^use-agent' ~/.gnupg/gpg.conf; then eval "`gpg-agent --daemon`" fi

Per chiudere gpg-agent all'uscita di kde si può fare uno script da mettere in \~/.kde/shutdown

#!/bin/bash [ -n "${GPG_AGENT_INFO}" ] && kill $(echo "${GPG_AGENT_INFO}" | cut -d ':' -f 2)

Un logout-login e tutto dovrebbe funzionare, ora KMail dovrebbe chiedere l'inserimento della passphrase.

Fonte: https://bugs.launchpad.net/ubuntu/+source/kdepim/+bug/433049

Debian BUG: http://bugs.debian.org/cgi-bin/bugreport.cgi?bug=524759

posted at 14:26  ·   ·  BUG  gpg  KDE  KMail
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