Una delle cose più belle da fare la notte, quando si è soli, è mettersi
comodi e guardare un film.
Spesso però va a finire che un solo film non basta, la sete di arte
altrui è troppa e bisogna riempire di nuovo il bicchiere... e così parte
anche il secondo film.
Può sembrare strano pensare a uno, sotto le coperte, con le sue cuffie a
cavo che percorre mezza stanza, che guarda film fino alle 4 del mattino
per il solo gusto di stare bene. Ma non è il luogo, non è
l'abbigliamento o i mezzi utilizzati che fanno la serata interessante. È
tutto l'insieme, ben amalgamato, che fa passare le ore come fossero
minuti.
Qui si fa interessante, perché sorge spontaneo chiedersi -ma che film
guardi?- e la risposta non è scontata, anzi è tutt'altro che banale. Va
dal momento, va dal tempo, dall'umore. In genere, nel mio caso, ricado
sempre su horror, thriller o splatter.
La cosa buffa è che ci sono tantissimi film, ne escono a decine tutti
gli anni ma la qualità non è sempre ottima. Spesso molti B-movie sono
molto meglio degli AAA tanto acclamati con super effetti speciali. Un
po' come nella musica, nei videogiochi e anche nei film, sta iniziano a
perdersi un po' quell'arte, quell'amore che dovrebbe essere
onnipresente.
Purtroppo, se si rincorrono solo gli incassi va a finire che si perde
l'obbiettivo ovvero fare. Sì perché non è mica banale fare; cosa
vorrà mai dire? Vuol dire che le cose non vanno fatte tanto per essere
fatte, vanno fatte perché volevi rendere partecipe il mondo di quello
che senti dentro, condividere con il mondo la tua idea, la tua folle e
geniale storia, il tuo quadro, il tuo pazzo videogioco, quel giro di
basso che fa rizzare i peli.
Per fortuna ci sono ancora artisti, geni, pazzi che riescono a tirare
fuori quello che hanno dentro e a trasmetterlo al mondo. Non servono per
forza mille effetti speciali o un cast da paura, spesso con molto meno
si può già fare tanto.
Se poi però unisci i soldi a grandi attori, ottime idee e bravura nel
cucire tutto... beh, l'orgasmo artistico è bello che servito.
Questo è quello che mi succede ogni volta che Tarantino tira fuori
qualcosa; io lo immagino la notte che si guarda B-movie nella "sua
cameretta dei film" e poi tutto d'un tratto si fa strada un'idea nella
sua testa, scivola tra la poltiglia del cervello, sguazza e si diverte
finché viene fuori. Da li nasce tutto. Me lo voglio immaginare così.
Quando ti metti davanti lo schermo diventa una droga, non puoi farne a
meno, non puoi staccarti. Anche se il film durasse 6 ore tu resteresti
li a sentire infiniti e surreali dialoghi, inquadrature alla spaghetti
western, il sangue che schizza come se fosse acqua spruzzata da
irrigatori.
Insomma, la notte passa veloce così.
Ed è qui che poi uno riflette, immagina come si possa creare tanta
armonia, un'opera quasi perfetta, minuziosa.
Forse è proprio questo che accomuna i grandi uomini, forse è proprio il
dettaglio che li lega. La continua ricerca della perfezione.
Tarantino la mette nei suoi film, cercando la perfetta inquadratura, i
riferimenti con i film da lui più amati, le ambientazioni, i cambi scena
"da bagno".
Steve Jobs lo faceva alla Apple ricercando in modo maniacale la
perfezione delle loro macchine. Dovevano essere belle, con linee
semplici, un software pulito e un hardware bello da vedere anche dentro
al limite dell'assurdo. Eppure quando smonti un prodotto Apple per
guardarci dentro, nulla è al caso, persino i colori dei componenti, la
cura e l'armonia con cui sono disposti.
E vogliamo parlare del pazzo di Torvalds che vuole la perfezione
assoluta nel suo kernel Linux? Si, al punto di "sgridare" Intel e fare
il dito medio a nVidia.
Ma vogliamo parlare invece di come Michelangelo riusciva a tirare
fuori dalla roccia sculture dalla perfezione così esagerata che non ci
sono parole per descriverle una volta travati dinanzi.
Forse è tutto molto semplice, forse è semplicemente l'amore che si ha
per le cose che si fanno che fa uscire fuori il meglio di noi esseri
umani. Forse dovremmo cercare di essere noi stessi e ascoltare quello
che abbiamo dentro, tirarlo fuori e condividerlo con il mondo. Ma non
per avere qualcosa in cambio... anche se poi, se abbiamo qualcuno che ci
ascolta, abbiamo già ricevuto tanto in cambio.
Non si sta parlando del Cubo Horadrim di Diablo II (oh esce Diablo III
il 15, tanto per ricordarvelo...) ma del fantastico cubo magico delle
nuvole basato su ownCloud.
*Oggi* si parla sempre più spesso della nuvola, i vari servizi di
cloud offerti da colossi come Google, Apple e Dropbox, che offrono
servizi chiusi con la possibilità di salvare i propri dati nella nuvola
di internet rendendoli disponibili sempre ed ovunque... e il mondo
dell'Open Source cosa offre?
Ma intanto, cos'è ownCloud?
ownCloud è un progetto Open Source lanciato nel 2010 da Frank
Karlitschek, sviluppatore KDE e nasce come suite per fare cloud
storage. Per tutti i dettagli il sito
ufficiale è pieno di informazioni ;)
Avendolo provato con soddisfazione su un server casalingo con il buon
die_z (ciao!), sono andato alla ricerca di un servizio serio con
questa suite ed è stato più semplice del previsto dato che con pochi
click ho mi sono imbattutto in OwnCube, un
sito molto curato con ottime offerte, spiegazioni dettagliate sia sul
funzionamento che sulle offerte commerciali oltre che offrire la
possibilità di *customizzarle* in base alle proprie esigenze. Ho
deciso così di provare OwnCube, il cubo magico :)
L'offerta free è di 5Gb di spazio, utente singolo e banda
giornaliera illimitata e backup illimitati per tutte le offerte. A
seguire le varie offerte mensili ed annuali facilmente configurabili per
le proprie esigenze.
Login, password e via, siamo dentro!
L'interfaccia è curata e i servizi offerti sono molteplici: gestione
rubrica (e CardDav), calendario (e CalDav), musica, foto,
importazione contatti da Google contact, gestione bookmarks di siti web,
clien mail, HTTP/FTP & RapidShare download, Ampache server per
ascoltare la musica sul proprio lettore musicale direttamente dal
proprio cloud e per finire la parte più importante, ovvero lo storage
dei dati e la sincronizzazione tramite apposito client locale nonchè
accesso tramite WebDav.
Grazie al remoteStorage è possibile usare Libre
Docs (webapp basata su etherpad) ovvero la
prima applicazione web creata da Unhosted.org
che si può connettere, previa autenticazione, al nostro OwnCube e usare
il nostro spazio per salvare i dati.
Il servizio offerto da OwnCube è ottimo, il team è disponibilissimo e
aggiorna quotidianamente la piattaforma, attualmente alla versione
3.0.3.
OK OK, ma come posso usare i servizi di OwnCube?
Per il momento sto utilizzando WebDav in Dolphin (filemanager di
KDE), il client linux
ufficiale
per la sincronizzazione dei file tra i vari PC e Akonadi di KDE 4.8
per i contatti.
Sul fidato Samsung Galaxy S 2 invece sto usando CardDav Sync Free
Beta
per sincronizzare i contatti e sto provando l'applicazione ufficiale di
ownCloud per Android (app in sviluppo, link
apk) che presenta ancora
un po' di bugs, ma già usabile per fare upload/download dal proprio
OwnCube cloud :)
Per la musica con Ampache uso Amarok sul
pc mentre justplayer su
Android.
Doveva succedere e così è successo... finalmente un Humble Bundle
anche per Android!
Tre titoli: Anomaly: Warzone Earth,
Osmos e
EDGE ovviamente multipiattaforma (Mac,
Windows, Linux e ora anche Android) e DRM free come sempre.
Sarebbero tante le parole da spendere in un momento come questo ma forse
basterebbe anche solo un GRAZIE... ma spendiamole ugualmente due parole
che tanto sono aggratis.
Grazie a te Linus per averci creduto anche se le tue parole di venti
anni fa oggi ci suonano un po' buffe (dai, avresti mai pensato che Linux
sarebbe diventato il kernel più multipiattaforma di tutti? ahah).
Ecco l'annuncio fatto su Usenet del 25 agosto 1991, 22:57 ora
italiana:
Hello everybody out there using minix
-
I'm doing a (free) operating system (just
a hobby, won't be big and professional like gnu) for 386(486) AT
clones. This has been brewing since april, and is starting to get
ready. I'd like any feedback on things people like/dislike in minix, as
my OS resembles it somewhat (same physical layout of the file-system
(due to practical reasons) among other things).
I've currently ported bash(1.08) and
gcc(1.40), and things seem to work. This implies that I'll get something
practical within a few months, and I'd like to know what features most
people would want. Any suggestions are welcome, but I won't promise I'll
implement them :-)
PS. Yes - it's free of any minix code,
and it has a multi-threaded fs. It is NOT protable (uses 386 task
switching etc), and it probably never will support anything other than
AT-harddisks, as that's all I have :-(.
Hai aiutato a cambiare il mondo e nel mio piccolo hai cambiato la mia
vita. Grazie a te Linus ed a tutte le persone che ci hanno creduto e
continuano a crederci e far crescere Linux, o GNU/Linux come vuole
Stallman :)
Ora però non te la tirare troppo che già hai fatto lo sborrone con la
storia di linux 3.0 :P
... e dire che qualche giorno fa Debian ha fatto 18 anni e tu Linus
pensi ancora sia difficile installarla, ahah :D
[{.size-medium
.wp-image-469 .alignleft .img-shadow width="300"
height="161"}](/blog-images/2011/02/hacker.jpg)Qualche
anno fa mi sono imbattuto in questa bellissima storiella sul vecchio
sito di [*kripsio*](http://www.kripsio.net).
Non so chi sia il padre di questa sbellicosa storia, però la condivido
molto volentieri (si trova facilmente in ogni angolo della rete, anche
su
*[nonciclopedia](http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/NonLibri:Diario_segreto_di_un_lamer)*).
Caro diario, giorno 1
Oggi ho deciso di installare Linux. Non si può essere un vero hacker se
non si usa Linux, e io voglio essere un vero hacker. Soprattutto per
far
colpo sulle ragazze. Ho chiesto a quelli che conoscevo ed ho scoperto
che Giovanni usa Linux; stranamente ha gli occhiali spessi, è
sovrappeso, non si lava molto, non si rade e non conosce nessuna
ragazza. Mi aspettavo qualcuno di più figo, con gli occhiali scuri
anche
al chiuso e il trench di pelle. Probabilmente si traveste per non dare
nell'occhio. Una doppia vita! Che cosa emozionante diventare un hacker.
Mi ha consigliato la Debian dicendo che è la "distruzione di Linux" per
veri duri. Io sono un duro. Uso il computer da quando ero piccolo;
sempre Macintosh, ma quando uno sa usare un computer, li sa usare
tutti!
Pensa: l'hacker di "Indipendence Day" entrava nel sistema operativo di
una nave aliena: figata! Chissà perché si chiama "distruzione di
Linux".
Dovrò chiedere. Che nome da duro!
Caro diario, giorno 2
Giovanni mi ha spiegato oggi che la Debian è una DIS-TRI-BU-ZIO-NE di
GNU/Linux. Non distruzione. Dice che è molto importante che si dica
GNU/Linux, se si dice solo Linux la Microsoft (che dovrei scrivere
Micro\$oft o Microsuck, non so perché) prenderà il controllo del
pianeta,
provocherà l'Apocalisse, spegnerà il sole, farà piangere Gesù Bambino e
impedirà che ci siano giochi recenti per GNU/Linux. In questo ordine
(di
importanza). Giovanni dice che GNU vuoi dire "GNU Non è Unix", però
Linux è Unix e Giovanni dice che è da queste contraddizioni apparenti
che si capisce chi è un vero hacker. Tutti gli altri sono dei perdenti
che si meritano che un Virus spedisca alla nonna pezzi di E-Mail
pornografiche scambiate con la morosa. Io non posso essere un perdente
perché mia nonna è quadriplegica e non sa usare il computer; oltre
tutto, non ho mai avuto la morosa, anche se ho scritto dei racconti un
po' spinti su Kaori della pubblicità del Philadelphia. Sto già
diventando un vero hacker.
Caro diario, giorno 3
Ho smesso di fare domande a Giovanni, perché il suo travestimento
danon-figo puzza davvero tanto e non riesco a concentrarmi
trattenendoil
fiato. Chissà dove si procura il suo "odore di ascella non lavatada
quindici giorni", è DAVVERO realistico. Un altro segreto
hacker,immagino. Ho comprato una rivista con i CD della Debian. Da
questanotte il mondo sarà mio: devo solo installarla, poi sarò un
verohacker. Nella rivista non ci sono donnine nude: un vero hacker
sieccita con le immagini dei computer nudi (smontati), o con il
"codicesorgente". Ci ho provato, ma ho ancora molto da imparare.
Caro diario, giorno 4
Non trovo setup.exe nel CD. Sarà rovinato. Domani lo vado a cambiare.
Caro diario, giorno 5
Non c'è il setup.exe! E' tutto molto semplice: si inserisce il CD a
computer spento, si seleziona da BIOS di boot-are (un modo di dire
inglese che vuoi dire "stivalare", ah! gergo hacker!) da CD, e si
installa. Facilissimo. Ci ho messo solo 3 ore a capirlo. Ora devo solo
scoprire come invocare il BIOS.
Caro diario, giorno 7
Sono fortunato! Il BIOS nel mio computer si invoca semplicemente
premendo i tasti
CTRL-ALT-SHIFT-CANC-Q-W-E-R-T-Y-1-2-3-4-5
contemporaneamente nei 4 microsecondi in cui avviene il check della
memoria. Pensa che nel computer di uno che conosco è possibile
invocarlo solo nelle notti di luna nuova, dopo la mezzanotte, se si
rimane all'interno d'un pentagramma tracciato per terra col sangue
d'un gallo nero. E' destino che io diventi un hacker.
Caro diario, giorno 8
Sto installando. Ho aspettato 4 ore che comparisse la schermata
grafica, ma continuo solo a vedere delle scritte. E non compare la
freccetta del mouse. Devo chiedere.
Caro diario, giorno 9
Le scritte andavano lette! Pensa come sono furbi questi hacker,
nessuno può usare il LORO GNU/Linux se non sa che le scritte vanno
lette. E' un po' come una società segreta.
Caro diario, giorno 10
Ieri mentre installavo mi è stato chiesto di "partizionare
l'hard-disk".
Ho spinto OK quattro o cinque volte e sono andato avanti. Cosa sono i
moduli del kernel? Non so, ne ho scelti alcuni a caso.
Caro diario, giorno 11
In solo una settimana ho fatto partire il sistema. Pare che io abbia
cancellato tutto quello che c'era sull'hard disk quando lo ho
partizionato, ma non è grave: c'erano solo le mie mail personali degli
ultimi 3 anni con tutti gli indirizzi (quando sarò un hacker famoso,si
rifaranno vivi tutti) e la copia digitale della dimostrazione
dell'ultimo teorema di Fermat che avevo trovato in soffitta della
nonna,
dopo che è morta (non sono andato al funerale perché stavo
installando).
Poco male: diventerò un hacker, ed ho la copia cartacea. Non faccio una
doccia da quando ho cominciato, ho la barba un po'lunga e sto solo
mangiando pizza e hamburger. Però sto bene.
Caro diario, giorno 12
I moduli del kernel non andavano scelti a caso. Pare che io abbia fatto
qualcosa che non va riguardo al modulo per la scheda grafica. Il
monitor
è esploso. Poco male: ne ho un altro. Nell'incendio è bruciatala copia
cartacea della dimostrazione dell'ultimo teorema di Fermat.Non importa,
non trattava di Linux. Le mie ferite guariranno in un mese, nessuno
farà
caso alle cicatrici quando sarò un hacker figo. Ho messo su 4 chili:
smaltirò poi, ora non ho tempo.
Caro diario, giorno 14
Ho passato due giorni a scegliere quali programmi installare: l'elenco
ne comprende 6739, con nomi di solito senza vocali come ed, amb,brlscnb
e mvf fncl; di questi, 1356 sono editor di testo! Pare che servano
tutti: gli hacker ne sanno una più del diavolo!
Caro diario, giorno 15
XF86Config ne sa MOLTE più del diavolo. O forse serve ad evocare
ildiavolo stesso, non ho capito bene.
Caro diario, giorno 20
Finalmente il computer funziona. Meno di tre settimane per
sistemarlo:un
record di velocità. Ho dovuto saltare le docce per risparmiare tempo,
ma
non ne ho risentito. Certo, non funziona l'audio, la grafica non va a
più di 16 colori a 640*480, il masterizzatore non dà segni divita e il
cursore si teletrasporta da un angolo all'altro dello schermo: ma è
proprio dalla capacità di affrontare questi piccoli disagi che si vede
il vero hacker. Ora mi connetterò a Internet. Mi hanno detto che gli
altri hacker sono sempre molto disponibili verso chi vuole imparare.
Sono passati i vicini a chiedere dove era il cadavere."Quale cadavere"
ho chiesto io."C'è odore di cadavere in decomposizione" hanno
risposto.Non capisco. Non sento nessun odore: saranno impazziti? In
effetti mi lanciavano delle occhiate poco rassicuranti.
Caro diario, giorno 21
Oggi ho provato a connettermi a Internet. Ho un WinModem. Questo è MALE.
Caro diario, giorno 22
Oggi ho provato a connettermi a Internet. Qualche cosa è andato storto,
dal nuovo modem vengono rumori strani e un po' irati.
Caro diario, giorno 23
I rumori strani erano la voce di un cambogiano che rispondeva alle
telefonate. Pare che il suo numero di telefono sia quello usato di
default per la connessione a Internet. Ha detto che, se voglio, milegge
ad alta voce il giornale, così mi sento nell'autostrada
dell'informazione. Per ora ho declinato. Si chiama Chea Vichea.
Caro diario, giorno 24
Mi sono connesso! Fino a che non esco dal pentagramma di sangue di
gallo
nero, tutto funziona a meraviglia! Mi chiedo cosa succederà all'alba.
Sento degli strani rumori provenire dalla cantina.
Caro diario, giorno 25
Ho mandato delle mail su Internet chiedendo aiuto per capire meglio.Ho
scritto sulla mailing list Kernel Dev, mi sembra il posto migliore per
trovare degli esperti.
Caro diario, giorno 26
Chi è RTFM? E quando comincerà ad aiutami?
Caro diario, giorno 31 (o forse 52)
Sono stato multato. Pare che sia vietato bruciare i computer in
terrazzo. Ho detto che dopo tutto era Capodanno, ma mi hanno spiegato
che Capodanno è stato tre settimane fa: devo aver perso il conto dei
giorni. Ora che ho eliminato il computer, sto molto meglio.Dopo la
terza
doccia ho sentito i miei vicini di casa urlare "era ora che riparassero
quel tombino, l'aria era proprio irrespirabile!". Ho comprato un
machete
per tagliarmi la barba, fino ad ora ho rotto trerasoi. Domani parto per
la Cambogia, ho ritelefonato a Chea Vichea. Mi ha trovato un lavoro
come
bracciante nelle risaie. Non vedo l'ora di cominciare: ha detto che il
computer più vicino è a 5km dal suo villaggio. Basterà?